DIAMO VOCE

Nota stampa Il direttivo OSA.

Officina degli Scacchi Aprilia tra storia e presente

Aprilia – Gli scacchi hanno circa 1500 anni e sono un gioco diffusissimo, che continua ad attrarre appassionati, studiosi, e “professionisti” delle 64 case.

La prima versione del gioco risalirebbe al VI secolo e sarebbe nata in India. Simulazione “pacifica” di uno scontro tra due eserciti, si diffuse con il nome di chaturanga. Non si sa realmente chi l’abbia inventato, ma circola la leggenda di un uomo di nome Sessa (o Sissa), che presentò il gioco a un principe indiano. L’aneddoto divenne così celebre da essere rievocato anche da Dante nella Divina Commedia.

In questa secolare storia, si va facendo strada anche un piccolo gruppo di appassionati giocatori di Aprilia, la “Officina degli Scacchi Aprilia”, neo nato circolo scacchistico cittadino, che da marzo di questo anno non smette di sorprendere per l’interesse che suscita e per la vivacità delle tante iniziative di promozione sociale che propone in città o delle quali si fa protagonista attiva.

Leggende a parte, scrivono gli organizzatori del gruppo apriliano, è noto che, tramite i mercanti, il gioco si diffuse nel VII secolo in Persia. Lo stesso nome “scacchi” ha origini persiane, derivando dalla parola shah, “re” (“scacco matto” viene invece da shah mat, “re sconfitto”). A rimanere affascinati dal gioco furono poi gli arabi che, dal X secolo, lo introdussero nell’area mediterranea, a partire dall’Italia e dalla Spagna. In Europa gli scacchi ebbero subito grande successo: divennero oggetto di testi critici e i migliori artigiani crearono pezzi sempre più elaborati. Come i famosi “pezzi di Lewis”, prodotti in Nord Europa nel XII secolo e rappresentati nel film Harry Potter e la pietra filosofale.

Le regole del gioco furono intanto modificate, assieme ai pezzi stessi (l’alfiere era prima un elefante), divenendo alla fine del XV secolo molto simili a quelli attuali. Apparvero poi sulla scena i primi giocatori famosi e, nel XIX secolo, iniziarono i tornei internazionali (il primo campionato del mondo è del 1886). Infine, il 20 luglio 1924, nacque la Fide, la federazione internazionale che organizza ancora oggi campionati mondiali e Olimpiadi degli scacchi. E proprio per ricordare quella data ogni 20 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli Scacchi.

Una passione che ha attraversato la storia, fino a coinvolgere (nel nostro piccolo) alcune coppie di genitori che, nei locali del Comitato di Quartiere “Grattacielo”, in corso Giovanni XXIII n.40, hanno reso possibile il ritorno di un circolo permanente di scacchi in città, dove poter aggregare appassionati e neofiti, attorno al ‘nobil giuco’ (in presenza).

Tante sono le novità che si sono aggiunte alla ripresa di settembre. In primo luogo, la presenza di un giovane e talentuoso nuovo Istruttore per i corsi base ed intermedio, Matteo Troia, apriliano e presidente della Associazione Scacchistica Italiana Amici Sumus. Poi, la costituzione della prima squadra over 18, i “Prospect”, che presto sarà impegnata in tornei e campionati per acquisire le classifiche individuali ELO.

Avviate infine, diverse collaborazioni con scuole pubbliche e private per corsi di avviamento e gioco motricità basati sugli scacchi, in perfetta aderenza alla dichiarazione del Parlamento Europeo nella quale si afferma: (…) considerando che il trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede, all’articolo 6, lo sport tra i settori in cui « (…) invita la Commissione e gli Stati Membri ad incoraggiare l’introduzione del programma «Scacchi a scuola» nei sistemi d’istruzione degli Stati Membri. [ https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2012-0097_IT.html ]

Questa nobile arte è ormai da tempo considerata molto più che un semplice passatempo. Basti pensare che l’ONU annovera il gioco degli scacchi tra le attività in grado di: «cambiare le prospettive, i pregiudizi e i comportamenti, nonché di inspirare le persone, abbattere le barriere razziali e politiche, combattere la discriminazione, stemperare i conflitti e, di conseguenza, contribuire a promuovere l’educazione, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, la sostenibilità, l’inclusione e la salute ad ogni livello, locale, regionale e internazionale».

Un esempio concreto lo si è avuto nel pomeriggio del 14 ottobre, presso l’oratorio della Parrocchia di San e Pietro e Paolo dove, grazie all’organizzazione del Centro Sportivo Italiano dell’evento “il gioco è un bene educativo”, si è vissuta una meravigliosa festa del gioco e dello sport.

Coinvolte una decina di ASD Apriliane del calcio, basket, volley, l’Azione Cattolica e proprio la OSA … protagonista con le sue scacchiere da torneo, pezzi e pedoni impegnati in battaglie all’ultimo scacco …. che hanno appassionato grandi e piccini, il neo Parroco Don Gabriele e tante carrozzelle attorno agli istruttori della squadra Prospect.

Il circolo rimane aperto tutti i giorni, per il gioco libero, ed il sabato mattina per i corsi con gli Istruttori.

Il direttivo OSA.

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