POLITICA

Aprilia: Presidio per la pace in Palestina, anche la Sinistra in piazza Roma

APRILIA -Rifondazione Comunista Aprilia e Sinistra Anticapitalista Aprilia parteciperanno ed invitano a partecipare al presidio per la pace in Palestina, indetto dall’Anpi per sabato 28 ottobre, alle ore 10.30, in piazza Roma ad Aprilia e alla manifestazione nazionale che si svolgerà nel pomeriggio dello stesso giorno a Roma, indetta dalle organizzazioni palestinesi.

Da tre settimane, decine di migliaia di bombe sono state sganciate da Israele sulla popolazione civile palestinese di Gaza provocando il ferimento di centinaia di migliaia di persone e la morte di più di 6 mila, di cui più di un terzo, circa 2400, di bambine e bambini. Numeri sconcertanti che purtroppo sono destinati ad aumentare. Circa un milione di persone, allo stremo per il blocco pressoché totale da parte dello Stato di Israele di rifornimenti di cibo, acqua, carburante e conseguente assenza di sostentamento, elettricità e cure sanitarie, è in fuga verso non si sa dove, poiché non esiste nessun varco per uscire da quella trappola mortale a cielo aperto che è Gaza. Il governo di destra israeliano usa tutta la sua violenza e forza militare puntando alla distruzione di Gaza e alla dispersione di coloro che vi abitano, causando atroci sofferenze a milioni di civili inermi.

Tutto questo, nell’indifferenza generale della comunità internazionale occidentale, prona, ormai da anni, a giustificare ogni crimine commesso dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese, e impegnata contemporaneamente a delegittimare politicamente chiunque ne sostenga la causa e la legittimità della resistenza.

Né possiamo accettare le ormai prevedibili quanto assurde accuse di antisemitismo o sostegno al terrorismo: noi condanniamo fermamente tutte le uccisioni di civili, sia israeliane che palestinesi, e denunciamo tutti i crimini di guerra, quelli di ieri e quelli di oggi.

La resistenza palestinese è composta da forze con progetti politici diversi e Hamas  certamente non può rappresentarne l’insieme: è una formazione islamista radicale di destra, che si è rafforzata sulla base delle sconfitte delle organizzazioni laiche e di sinistra e della stessa strategia di aggressione israeliana, lontanissima dalle nostre concezioni politiche e la cui strategia non può certo essere condivisa.

Per ottenere la pace ci vuole un immediato cessate il fuoco da parte del governo di Israele, la fine della distruzione e del massacro della popolazione di Gaza, la fine dell’embargo e l’invio di aiuti umanitari e più in generale giustizia per il popolo palestinese.

Per il raggiungimento della liberazione del popolo palestinese e della fine dell’occupazione israeliana sono necessarie imponenti mobilitazioni internazionali di solidarietà e la resistenza collettiva delle masse palestinesi insieme a chi si oppone all’occupazione anche nello Stato di Israele, nella consapevolezza che solo la convivenza tra i due popoli può garantire pace, sicurezza e giustizia sociale per tutte e tutti.

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